giovedì 1 ottobre 2015

[Cinema] I giorni del commissario Ambrosio

Fonte Wikipedia

Continuiamo il nostro viaggio nei meandri del cinema giallo italiano con la recensione del film "I giorni del commissario Ambrosio", girato a Milano con la regia di Sergio Corbucci nel 1988.
Il protagonista è il commissario Ambrosio(Ugo Tognazzi), funzionario solerte e maniacale, che si incarica di indagare su uno strano caso di un incidente stradale in cui trova la morte il giovane Borghi.
Dopo l'interrogatorio dei testimoni Rosa Cuomo(Pupella Maggio) e del musicista  Renzo Bandelli(Carlo Delle Piane) e la scoperta del giro di prostituzione e di droga del defunto, l'Ambrosio arresta con l'accusa di omicidio lo spacciatore Barbieri(Teo Teocoli).
L'indagine subisce una nuova piega quando il commissario, al termine di una lunga "chiacchierata" con il fratello del Borghi(Duilio Del Prete) e della moglie(Rossella Falk), scopre il legame amoroso tra la moglie del Bandelli(Carla Gravina) e il morto.
Messo alle strette, il musicista decide di confessare la "falsa" verità, prendendosi la colpa dell'omicidio.
Non convinto pienamente delle dichiarazioni del Bandelli, il commissario indaga più a fondo e arriva a scoprire che, il giorno del delitto, nella macchina con il defunto c'era la figlia del Bandelli, la quale, per evitare di rientrare nel giro della droga e di essere stuprata, uccise il Borghi colpendolo ripetutamente con un sasso trovato per strada.
Nel suo complesso il film ha una trama semplice(fin da subito si capisce che il musicista è coinvolto indirettamente nell'omicidio), ma che appassiona fin dai primi istanti grazie alle interpretazioni eccellenti di Ugo Tognazzi e,sopratutto, di Carlo Delle Piane, che dimostra tutte le sue grandi capacità recitative staccandosi dall'immagine del caratterista di commedie italiane e trash(i più intenditori lo ricorderanno in molti film in cui recitava in ruoli di secondo piano al fianco di attori come Alberto Sordi(Un americano a Roma) o Aldo Fabrizi(Il pecorino di Toto contro i quattro)).
Il commissario Ambrosio è un funzionare solerte che, mettendo da parte la sua vita privata(la compagna è interpretata da Athina Cenci), anche se sembra un uomo rude, ha un grande rispetto per  il comportamento del musicista e un grande fiuto investigativo.
Diversamente, il Bandelli è un uomo fallito e oppresso dalla moglie, anche se ancora segretamente innamorato, che per amore della figlia decide di proteggerla fino al punto di accollarsi un omicidio che in realtà non ha mai commesso.
Per finire è facile notare la presenza nel film di un giovanissimo Claudio Amendola e di Cristina Marsillach(presente in "Marrakesh Express"), doppiata da Ilaria Stagni(voce di Bart Simpson per anni).